Con grande entusiasmo apriamo le porte della nostra nuova sede: il Castello Hof d'Intere. Questo luogo straordinario ci offre l'opportunità di ampliare i nostri progetti, sviluppare nuovi concetti artistici e promuovere collaborazioni che abbiano un impatto sia artistico che sociale.
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"​L'arte non è qualcosa che accade in uno studio, ma qualcosa che vive nel mondo." Questa idea, condivisa da artisti e pensatori per secoli, è al centro della nostra visione per Hof d'Intere. Il castello, ricco di storia, è molto più di uno spazio fisico: è un luogo di trasformazione, dove l'arte si evolve attraverso l'interazione tra lo spazio, le persone e le loro storie. Qui, nel cuore della natura, la creazione artistica prende vita non come semplice oggetto, ma come un processo di collaborazione, riflessione e cambiamento.
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Il Castello Hof d'Intere fu costruito nel 1649 da Jan de Proost, signore di Wechelderzande, ma la sua storia risale a un'epoca molto precedente. Il 13 marzo 1440, Filippo il Buono concesse l'area di Wechelderzande ad Ambrosius de Dynter, conferendo al territorio e al suo tribunale il titolo di Hof d'Intere. Questa antica storia di signoria feudale e il ruolo strategico che il castello ha avuto nella regione rendono Hof d'Intere una location affascinante, dove passato e presente si incontrano. Nel corso dei secoli, il castello ha ricoperto molteplici funzioni: da fortificazione a residenza, e successivamente come canonica e municipio. Questa storia offre uno sfondo unico per l’arte, dove tradizioni culturali e storia si intrecciano in un nuovo contesto creativo.
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La storia impressionista di Wechelderzande svolge un ruolo fondamentale in questo racconto. Intorno al 1900, Wechelderzande ospitava diversi artisti, tra cui Adriaan Jozef Heymans, Jaak Rosseels, Florent Crabeels, Isidoor Meyers e il pittore-architetto Henry Van de Velde. Ispirati dal paesaggio rurale, catturavano nei loro lavori le brughiere e i campi di grano. Questo portò alla nascita di una scuola d'arte, la "Scuola di Wechel," e Wechelderzande divenne noto come il "villaggio dei pittori." Questa eredità artistica costituisce una base importante su cui desideriamo continuare a costruire con il nostro lavoro.
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Il castello ci offre lo spazio per invitare artisti da ogni parte del mondo a raccontare storie che considerano la natura e la comunità elementi essenziali della creazione. In questo paesaggio interattivo, dove storia e natura si incontrano, l'arte viene creata dalle persone e per le persone. Il focus internazionale di Spazio Nour sottolinea la nostra connessione con il mondo, costruendo attivamente ponti tra tradizioni culturali diverse e promuovendo collaborazioni che superano i confini.
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La ricerca artistica di Mahmoud Saleh Mohammadi si concentra sull'arte partecipativa e sul ruolo dell'arte nelle comunità, esplorando come l'arte possa essere utilizzata come strumento per creare impatto sociale e rafforzare il senso di comunità. Il lavoro di Mahmoud, informato dalle sue esperienze in contesti culturali e sociali diversi, sottolinea il potere della collaborazione e dell'interazione tra artista e pubblico. Questa ricerca offre spunti preziosi per il nostro progetto a Hof d'Intere, dove partecipazione e creazione collettiva sono al centro della nostra visione dell'arte come catalizzatore per l'impatto comunitario.
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L'arte non è un oggetto statico ma un processo dinamico di relazione e dialogo. A Spazio Nour crediamo che l'arte sia sempre in relazione con le persone che la vivono, rendendola una forza che non deve solo essere sperimentata, ma anche attivamente creata. Il nostro trasferimento al castello è per noi un modo per aprire un nuovo dialogo tra passato e presente, arte e società. Qui, l'arte non è un privilegio ma un mezzo per connettere, riflettere e costruire.
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Lo spazio del castello ci offre l'opportunità di sperimentare, di vedere l'arte come rappresentazione e come processo di coinvolgimento sociale. L'arte è un dialogo che, come la luce che attraversa le finestre del castello, unisce prospettive diverse. Questo dialogo è dinamico, in continua evoluzione, e riflette la società in cambiamento in cui viviamo.
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A Hof d'Intere vogliamo usare l'arte per riflettere il mondo e per creare insieme un nuovo mondo—un mondo in cui l'arte è una forza di cambiamento. Un'arte che crea connessioni, avvicina le persone e racconta storie che contribuiscono al progresso della società. Il castello non è solo un luogo per l'arte; è un laboratorio di nuove idee, un luogo di dialogo e uno spazio per la comunità.